lunedì 27 aprile 2009

Libertà, Fratellanza, Ugualianza

È rimasto uno stato che continua a infettarmi. Poca rabbia e una repubblica fondata sulla vendetta. E dallo stato un vilipendio alla nazione e uno ai cittadini. Istruzioni per costruire una molotov che nessuno userà. Istruzioni per costruire uno stato infilate in una costutuzione che nessuno leggerà. Tra i corsi trimestrali per diventare parlamentari europei, tra i corsi annuali per diventare incaricati di dio e i corsi semestrali per diventare promotori di pace e uccisori legalizzati. Campagne elettorali televisive che non finiscono mai. Tra i partigiani che per qualcuno rimangono, nonostante tutto, un po' più importanti di chi ha combattuto dal lato sbagliato. Tra le feste della liberazione che non sono feste della liberà in senso astratto, ma della libertà di uno stato dalla dittatura, in senso concreto e tangibile. Tra le feste dei lavoratori che almeno prima si lamentavano degli stipendi ma avevano un lavoro, ora non hanno nemmeno quello. Tra lo stato che sta distruggendo la solidarietà tra le persone. risuona ancora forte il DIVIDE ET IMPERA. In tutto questo c'è un cuore stanco che non ce la fa quasi più a battere. Lo sento, è rimasta solo una macchia rossa sotto la maglia. E Canali urla nelle mie orecchie: libertà, fratellanza, ugualianza. LIBERTA' FRATELLANZA UGUALIANZA.

venerdì 24 aprile 2009

Il mio racconto su emil'art-letteratura

potete leggere un mio racconto qui su:

http://www2.micheleemiliano.it/ms/contest/letteratura/il-bisogno-di-una-cosa.html

e per chi avesse voglia di farmi sapere che ne pensa su facebook c'è questo gruppo:

http://www.facebook.com/group.php?gid=87181714112&ref=nf

buona lettura. grazie

giovedì 23 aprile 2009

Come non è

Dove sono se tu mi pensi? Chi sono se tu ti occupi di me? Cosa sono se sono lontano da te? Ti inspirerò sino a farti sparire, sino a riempirmi di te. Bagnerò il tuo viso per confondere le lacrime. Lo so che non c'è più spazio dentro te per tutto quello che ti circonda, ma torna qui a parlarmi. Non sparire. Una ninna nanna a reti unificate ci accompagna tutto il giorno tutti i giorni. Non ti addormentare, aspetta un'altra catastrofe universale che ti distragga dal reale. Stringimi e fammi sentire la tua pelle. Perchè tutto è giusto e tutto è sbagliato, io non so mai come giudicare. Io non so mai come giudicare. Riesco solo a capire come non è. Come tutto non è e forse non sarà mai.

lunedì 20 aprile 2009

Canta che ti passa

I contorni dei miei sogni deturpati dagli ecomostri. Dagli ecoincentivi. Dalle offerte. Dai saldi. Dai ribassi. Dai fino ad esaurimento scorte. Dalle produzioni seriali di ogni cosa. Tutto ciò a cui io non ho creduto mai, si avvera. Quello a cui ho sempre creduto, non si avvera mai. Cataste di uomini inscatolati e pronti all'eterno ricordo del nulla che sono stati. Uomini coperti di insulti, grandi uomini che hanno contribuito alla formazione della popolazione mondiale. E il genoma umano modificato per sempre dalle esplosioni nucleari. Il suono del basso che si infrange sulla mia testa. L'ottimismo minimo, che se no impazzisci. Le fughe di masse dal dolore. Le fughe di massa dall'idea di fine. Le fughe di massa. Le fughe di massa. Le fughe di massa. E tutti che girano. Giro giro tonto. Milionidimiliardi di teste che si scontrano e non se ne capacitano. Milionidimiliardi di intrattenimenti devastanti. La la la, canta su.

venerdì 17 aprile 2009

Elezione Naturale

Un cappello bianco, color latte, copriva una marea di idee che filiformi e colanti si arrotolavano tra il nulla e l'aria di questo mondo. Poco sotto la fronte due piccoli tagli riflettevano il tutto e lo ricoprivano di colore. E ancora giù c'erano le labbra. Era il contrario del niente. Era l'eccesso di ogni cosa. Era morta. Sotto le macerie di un paese che l'ha dimenticata e ora la sta usando per vincere le elezioni.

mercoledì 15 aprile 2009

Gentile Signorina

Non so perchè, ma dalla tua testa continuano ad uscire fili gialli che volano leggeri nell'aria e si attorcigliano in una sfera che illumina il mondo. Non so perchè ma dalla tua testa escono fili neri che piano piano coprono ogni cosa e fanno calare il silenzio e la tranquillità e dei tuoi fili biondi, renstano solo alcuni puntini sparsi qui e li. Non so perchè ma dai tuoi occhi escono tasti bianchi e neri che entrano nelle mie orecchie e mi fanno muovere le mani e i piedi. Forse lo so. Ma lei lo sa che dalla sua bocca esce la sola aria che riesco a respirare? Gentile signorina, la sua pelle è l'unica cosa che vale la pena toccare, mi spiace se pensa che i sensi debbano essere usati sempre tutti, ma credo che anche solo vederla, per me sarebbe la cosa più bella del mondo. Lo sa che dalle sue dita escono carezze leggere che farebbero volare chiunque? Gentile signora, lo sa che i miei sensi sono saturi e tutta questa bellezza sarò costretta a conservarla in fogli colorati tagliati a caso? Lo sa che dalle mie mani riescono a colare solo parole che la riguardano? Gentile signorina, ha già arredato la mia testa? Ha già appeso i suoi quadri? Gentile signorina, le chiedo di fare piano e di gettar via la chiave, così da non poter mai più uscire.

martedì 14 aprile 2009

Qualcosa da cambiare

Tutto sembra infattibile.Tra l'azzurro del cielo e quello del mare. Tra la luce del sole e quella della tua testa. Tra i terremoti in abruzzo dove senza casa sono rimaste le persone-spot. Tra le disfatte umanitarie e quelle mie personali, guardi dritto nei miei occhi e mi dici che non c'è un motivo per fare niente. Hai gli occhi coperti da un cappello. L'ombra ti rende il viso più bello. Vorrei avere la possibilità di distinguermi dagli altri, non solo per un vestito. Vorrei avere la possibilità di distinguerti dagli altri, non solo per un vestito, per un cappello, o per un bel costume. Ma lo so che anche se non ho i tuoi occhi tra le mani, starai guardando qualcosa di bello, da cambiare.

sabato 11 aprile 2009

Amori al contrario

Mi chiedi sempre di mettere soggetto e verbo, ma io non lo so chi sono, ormai, e non lo so mai cosa voglio fare. Mi sembra sempre tutto giusto nella stessa maniera. E qualcuno che ha un'idea di cosa è giusto o sbagliato, non fa altro che giudicare. E Si sa che la gente dà buoni consigli sentendosi come Gesù nel tempio, si sa che la gente dà buoni consigli se non può più dare cattivo esempio. Con la testa piegata. Con le serrande alzate per catturare ogni raggio di sole. Perchè il nero è il colore che ruba più luce di tutti. Perchè più doni e più ti rubano tutto. È un amore al contrario. Un deserto fatto di palazzi e banalità, e strade e catastrofi. È un deserto fatto di persone di merda che ora fa figo dispiacersi per i terremotati. È un deserto fatto dalle vostre teste. Fate quello che vi pare. La vita è una sola, in culo a tutti. Tanto lo sai che se disprezzi puoi comprare. Tanto lo sanno tutti. In questo deserto va così.

martedì 7 aprile 2009

Cosa mi regaleresti di te?

Dove sei? Che fai? Che vorresti fare? Con chi lo vorresti fare? A che stai pensando? Cosa saresti disposta a donare? E perchè sei vestita? Perchè non salti? Ti va di correre? Ti va di stare in silenzio? ma...cosa sei disposta a donare? Anche tutta te stessa? E mi abbracceresti? E se volessi accarezzarti? E se volessi guardarti vestita? E se volessi saltare con te? Se volessi tornare e ritornare, verresti con me? Dove mi vuoi portare? Hai qualcosa da dirmi? Perchè non mi dici niente? Dai ti prego, mi parli? Sai che ho voglia di sentire la tua voce? E se ti chiedessi l'anima, mi risponderesti non ne hai? E se ti chiedessi i tuoi sogni, mi risponderesti comunque non ne hai? Che differenza c'è? Hai voglia di sentire il vento fresco sulla tua pelle? E se volessi vederti nuda per guardare la forma che hai dato al tuo corpo? Se volessi vedere tutta la tua pelle? Cosa mi regaleresti di te?

venerdì 3 aprile 2009

Rime sul niente

Tutto quello che c'è cos'è. Le candele sono state inventate per poter bruciare più cose insieme. Tra i rantoli della fame di chi è stato licenziato e dimenticato. Le parole di rino gaetano sulla musica dei prodigy. Il silenzio sui cornicioni dei palazzi seriali. Le case seriali. I cervelli seriali. Le mie emozioni seriali. La voglia di essere diversi, seriale anche quella. Le produzioni seriali. Gli omicidi singoli. La gioia che ti do. La gioia che mi rubi. Cammino a testa in giù perchè sapere che sopra di me c'è l'infinito mi costringe a credere in dIO. Le profezie in rima. Le piccole e medie imprese che ora stanno diventando le invisibili e piccole imprese, continuano a sfruttare per trarre profitto. Le catastrofi a rate alle 8.00 di mattina alle 13.30 in versione ridotta il pomeriggio alle 18.00 e alle 20.30. i miei post che finiscono prima o poi nell'ultima pagina della tua testa. Le file dirottate verso i ritorni a casa. Si vendono sempre meno chitarre e sempre più mobili svedesi. E ho allegato alla mia personalissima bibbia un preservativo. Il papa parla solo tedesco. Gli espropri proletari degli imprenditori a scapito degli operai. Eh ?

giovedì 2 aprile 2009

Buona serata

Non c'ho piu lavoro. Silenzio. Niente più palloncini. Sono finite le feste. Non c'è da ridere. Non c'è da colorare. Finiti i fogli. Finita la distrazione. E mi vedi, in televisione che piango. Non c'è più lavoro. Ti viene l'ansia. Te la ricordi? La sostanza che si vendica sulla poesia? Guardami. Mi vedi? Sono disperata. Mi vedi. Non ho più lavoro. Guardami. Guardami. Tu cosa mi dai? Ma tu guadagni. Tu mi sfrutti. Per te ancora palloncini, feste, risate, serate a cena fuori, serate colorate. Per te la sostanza non si vendica mai. Ti viene l'ansia? Ti vene da pensarci su? Dai con calma, spegni la tv. Fumati una sigaretta e trovati una escort. Buona serata. Click.