lunedì 27 aprile 2009

Libertà, Fratellanza, Ugualianza

È rimasto uno stato che continua a infettarmi. Poca rabbia e una repubblica fondata sulla vendetta. E dallo stato un vilipendio alla nazione e uno ai cittadini. Istruzioni per costruire una molotov che nessuno userà. Istruzioni per costruire uno stato infilate in una costutuzione che nessuno leggerà. Tra i corsi trimestrali per diventare parlamentari europei, tra i corsi annuali per diventare incaricati di dio e i corsi semestrali per diventare promotori di pace e uccisori legalizzati. Campagne elettorali televisive che non finiscono mai. Tra i partigiani che per qualcuno rimangono, nonostante tutto, un po' più importanti di chi ha combattuto dal lato sbagliato. Tra le feste della liberazione che non sono feste della liberà in senso astratto, ma della libertà di uno stato dalla dittatura, in senso concreto e tangibile. Tra le feste dei lavoratori che almeno prima si lamentavano degli stipendi ma avevano un lavoro, ora non hanno nemmeno quello. Tra lo stato che sta distruggendo la solidarietà tra le persone. risuona ancora forte il DIVIDE ET IMPERA. In tutto questo c'è un cuore stanco che non ce la fa quasi più a battere. Lo sento, è rimasta solo una macchia rossa sotto la maglia. E Canali urla nelle mie orecchie: libertà, fratellanza, ugualianza. LIBERTA' FRATELLANZA UGUALIANZA.

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