lunedì 2 marzo 2009

Erba Bagnata

Che alla fine non lo so nemmeno come ci sono arrivato qui. Ma cosa conta. Quando ho chiuso gli occhi ho sentito tanti piccoli, infiniti, steli d'erba sotto i piedi. C'era solo prato intorno a me. Niente gas di scarico. Niente strisce pedonali, marciapiedi o semafori. Non c'erano tutti quei piccoli consigli, tutte quelle piccole regole che ti imprigionano e nemmeno te ne accorgi. C'era solo il prato. L'unica gabbia presente in quella distesa orizzontale era la fisica, ma non me resi nemmeno conto. La terra umida, il mio essere in vita, non mi fecero percepire nessun'altra sensazione. Sorrisi e mi concentrai sull'erba bagnata sotto i miei piedi. Feci un piccolo passo, per poter sentire ancora gli steli d'erba non schiacciati e bagnati sulla mia pelle. Era come rincominciare a sentirmi vivo, ogni passo. Ero parte del tutto che mi circondava. Euforico e immobile pensai solo a togliermi quei pochi vestiti che avevo sulla pelle riscaldata dal sole. Dopo poco rimasi nudo, perchè quando si è nudi, si è tutti uguali. Mi sdraiai sull'erba e rimasi così per ore. Ore.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

a me sembra che quando si è nudi si è tutti così meravigliosamente dagli altri...e quando si è vestiti si è tutti così terribilmente uguali...
a me sembra...

Anonimo ha detto...

*si è tutti meravigliosamente così diversi gli uni dagli altri

avevo dimenticato di scrivere un pezzo di pensiero!:-p

Anonimo ha detto...

Raccontami di te.Di come fai a tornare bambino.Di quale strategia adotti ogni volta che ti arrampichi su di un albero.Di ciò che vedi quando guardi le stelle.Di ciò che provi quando passi le ore sdraiato sull'erba.Di te.
Fiori.
Fiori e rugiada.
Rugiada e zanzare.
Zanzare.
ZzzzzZZzzz...