lunedì 2 febbraio 2009

Onde d'erba

La tua vita è sempre li con te. non ti lascia libero un attimo e fa la stessa cosa con me. sono vivo come su una barca che naviga sui fili d'erba, come è verde il mare questa notte. ci sono fasi di confusione ben accette e fasi di calma che aprono la via, che lasciano la scia nell'erba e guardi la schiuma degli steli. Il mare diventerà un albero questa notte. E sognerò le onde disegnate dal vento sulla tua pelle. Come se il vento soffierà in una sola direzione per sempre. Lontano. Ti troverai lontano. E quando smetteremo di sentirci come naufraghi. Con le nostre voci modificate dal filo di un telefono. Con i nostri occhi e le nostre idee modificate dalla banalità del male rinchiuso in un pestaggio nei confronti di chissà chi. Come se fossimo noi. Ma a noi non accade mai niente. Non accade mai un rapimento, un omicidio, un evento qualsiasi. Rubando gli autografi agli artisti di strada, sorrideremo ai vecchi rinchiusi nelle case di riposo. I miei occhi spenti. Le tue mani calde.
Perchè ogni tanto il tuo corpo non sembra vero. Mi sembra quasi di non poterlo toccare. Perchè cammino sempre con gli occhi chiusi, per non sapere dove andare. Mi sento le gambe ma non capisco a cosa possano servire. Bevo un po' d'acqua. Ma di cosa è fatta questa realtà qui ?
Comincio a non sapere più niente. Gli dei ci puniranno, per questo saremo felici per l'eternità. Puliremo tutto con un prodotto nuovo. E tra i numeri c'è l'infinito della divisibilità. Tra la mia testa e la tua anche. Puliremo tutto come se poi la realtà avesse più valore, se splendente.
Faremo pareggiare il bilancio e salteremo da un'isola all'altra per non far vedere a nessuno che non sappiamo camminare sull'acqua, che non sappiano aprire gli oceani. Per non far vedere a nessuno che abbiamo qualcosa in meno degli dei che ci puniranno. E ci puniranno sempre, perchè siamo inadatti. Perchè io non riesco mai ad iniziare, ma so come finire

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